"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 28 aprile 2011

NAVIGARE IN KAYAK DA MARE SUL LARIO (terza parte)

L’ASPETTO CLIMATICO

Poiché posizionato in una grossa conca e circondato prevalentemente da montagne, il Lario è soggetto a correnti d’aria regolari (venti di bel tempo) e irregolari (venti invernali e venti da temporale estivo).


Breva davanti a Malgrate

Venti di bel tempo:

Il Tivano (dal francese petit vent, vento debole) è un vento termico mattutino proveniente dai quadranti settentrionali determinato dalla differenza di temperatura dell’acqua, relativamente calda, e il terreno, ancora freddo dopo la notte. Soffia con una buona regolarità e in prossimità di Lecco raggiunge intensità ragguardevoli, riuscendo a soffiare sino ai 12/15 nodi, spesso accompagnato da una notevole risacca verso fine mattina. In condizioni normali il Tivano si attenua progressivamente sino a calare del tutto prima di mezzogiorno. Dopo un’ora circa di calma, si determina l’inversione dello stesso, con l’ingresso della Breva. L’assenza del Tivano è tipicamente segnale premonitore dell’arrivo dei perturbazioni. E’ presente anche al di fuori della stagione estiva. Soffia anche sul lago di Garlate. Durante l’escursione in kayak bisogna fare attenzione alla presenza di numerosi windsurf e kite-surf nel golfo di Valmadrera.

La Breva spira con regolarità prevalentemente nelle stagioni calde ed in inverno è spesso assente. Soffia da mezzogiorno sino a poco prima del calare del sole e raggiunge nell’alto lago un’intensità che supera facilmente i 15/20 nodi, accompagnata da un moto ondoso significativo. Durante l’escursione in kayak bisogna fare attenzione alla presenza di numerosi windsurf e kite-surf nella zona di Colico e Dervio e nella zona di Domaso.


Breva davanti a Colico

Venti invernali:

Durante la stagione fredda nel momento in cui impattano sulle montagne circostanti o semplicemente si incanalano lungo le sponde, i venti sinottici subiscono spesso forti variazioni di intensità e direzione, determinando spesso locali rinforzi. I più comuni sono:

Il Vento, o Ventone, si presenta in corrispondenza di correnti in quota dai quadranti settentrionali. Si tratta di una Tramontana che scende dalla Valchiavenna e può raggiungere intensità notevoli, fino a 40 nodi, creando un moto ondoso piuttosto pericoloso per la navigazione in kayak. Il Ventone può durare da 3 a 7 giorni. L’arrivo del vento determina tipicamente un calo sensibile dell’umidità dell’aria. Per questo motivo, un buon segnale premonitore dell’arrivo del Ventone è l’improvviso schiarirsi delle montagne della Valchiavenna.

Di simile caratteristiche è il Fohn (il cosidetto Favonio), un vento di caduta caldo e secco che si presenta quando una corrente d'aria, nel superare una catena montuosa, perde parte della propria umidità in precipitazioni (pioggia, neve o altro). In questo caso al vento si accompagna anche di un innalzamento della temperatura. Anche il Fohn soffia ad intensità notevoli ed è quindi sconsigliata la navigazione in kayak da mare.


Breva davanti s Corenno Plinio

Venti da temporale estivo:

I temporali durante il periodo estivo sono piuttosto comuni sul Lario infatti il lago e le montagne sono delle poderose macchine termiche, che generano spesso durante le ore calde della giornata, correnti ascensionali di notevole entità. I temporali di calore sul Lario rischiano spesso di essere violenti, attivando forti venti che dalle valli laterali si riversano nel lago aprendosi a ventaglio. Occorre sempre quindi prestare attenzione ai segnali premonitori (nuvole sui monti sin dalle prime ore del mattino, innocui cumuli che si trasformano in cumulonembi, vento che soffia in maniera irregolare), oltre che essere informati sulle previsioni meteorlogiche.


temporale estivo sul Lario
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