Il fiume Adda, principale immissario, interrompe il proprio corso esattamente in prossimità di Colico, riprendendolo poi a Lecco. Data la caratteristica forma ad “Y” rovesciata, il ramo di Como riceve un minore apporto d’acqua “corrente” rispetto al resto del lago. Complice la forte urbanizzazione presente nel bacino, il ramo occidentale risulta avere un ricambio d’acqua più lento e di conseguenza si registra un maggiore inquinamento e una minore balneabilità.
L’Adda rappresenta quindi per importanza di portata il principale emissario e immissario del Lario. Per tale ragione, il fiume dovrebbe svolgere la normale funzione di regolatore di livello idrografico, una sorta di naturale “troppo pieno”. La presenza di numerose dighe e di centrali idroelettriche poste a valle, rende invece necessaria una gestione controllata e sistematica della portata d’acqua attraverso la diga di Olginate (sbarramento artificiale alla fine del lago di Garlate), modificandone conseguentemente la naturale variabilità idrografica. Altri immissari meno influenti a livello idrogeologico, ma altrettanto noti, sono il Mera, il Varrone, il Pioverna, il Fiumelatte (il più corto fiume italiano), il Liro, il Telo ed il Breggia.
A causa della sua posizione, nonché per le caratteristiche sopra descritte, non è difficile comprendere le motivazioni per il cui il Lario risulta essere caratterizzato da temperature medio basse: nel periodo invernale la temperatura è pari a 5/6 °C ad ogni profondità; nel periodo primaverile la temperatura in superficie (10-20 m) si aggira intorno ai 17/20 °C ; nel periodo estivo la temperatura in superficie (10-20 m) si aggira intorno ai 23/24 °C.
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Errata Corrige: "il Fiumelatte (il più corto fiume italiano)"
RispondiEliminaIl Fiumelatte, dalla sorgente alla foce ha una lunghezza di 250 metri, perciò è il secondo fiume più corto d'Italia.
Il più corto d'Italia è il fiume Aril che scorre a Cassone e dopo un percorso di soli 175 metri, caratterizzati da una cascata e passando sotto i tre ponti del paese, raggiunge le acque del Lago di Garda.
La piccola inesattezza del Vostro post, non toglie nulla al ricco e pregevole lavoro informativo che state facendo sul nostro Lario.
Ciao e Grazie.
Marco (Eko) Ferrario