"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 26 agosto 2013

LA FESTA DELLA MADONNA DELLA NEVE SUL LAGO DI PUSIANO


Come tradizione tra il 4 e il 5 Agosto (il giorno ufficiale sarebbe il 5), il CK90 partecipa con alcune canoe alla festa che Pusiano dedica al proprio Santo Patrono e cioè la Madonna della Neve, davvero strano come appellativo per una festa che ricorre in periodo estivo….


La tradizione racconta che un nobile romano, Giovanni, ricco patrizio che viveva a Roma, e la moglie, non avendo figli decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine per costruire una chiesa da dedicarle. La Madonna apparve a tutti e due gli sposi la notte fra il 4 e il 5 agosto del 352 d.C., designando con un miracolo, ovvero un luogo dove avrebbero trovato la neve, il luogo dove doveva sorgere la chiesa. L'indomani i coniugi riferirono a papa Liberio il sogno fatto da entrambi, scoprendo che anche il papa aveva fatto lo stesso sogno.
Liberio si recò sul luogo indicato: il colle Esquilino; lo trovò, nonostante si fosse in piena e torrida estate, coperto di neve fresca. Il pontefice tracciò il perimetro della nuova chiesa, seguendo la superficie del terreno innevato, e fece costruire il tempio a spese dei nobili coniugi che ne avevano fatto promessa alla Madonna, tempio che prese il nome di Basilica di Santa Maria della Neve ovvero di Santa Maria Maggiore. Da allora il 5 Agosto si festeggia la Madonna della Neve che è diventata patrona di decine di comunità .


Questa antica festa religiosa si svolge il 4 e il 5 del mese di agosto e propone l’illuminazione di case, di barche, del Lago di Pusiano e di tutto il paese con i lumit e balunit, oltre a pranzi all’aperto e fuochi d’artificio.
Per celebrare la festa della Madonna della Neve, da centinaia di anni si ripete un rito che affonda le sue origini nei tempi in cui il piccolo abitato che dà il nome al grazioso specchio d'acqua era posizionato sulla direttrice denominata "Via della Seta", che da Como si snodava ai piedi del Triangolo Lariano fino a Lecco, poi su verso la Valtellina verso i valichi alpini e quindi l’oriente. Dalla tradizione cinese derivano molti contenuti della festa della Madonna della Neve; primo tra tutti lo spettacolo pirotecnico. Da due chiatte vengono sparati in contemporanea i fuochi per una durata di circa mezz’ora e l’effetto è per l’occasione tra i più riusciti tra i laghi di Brianza.


Oltre al risotto col filetto di pesce persico servito in quantità industriali dai ristoratori pusianesi, fanno parte della festa anche i cosiddetti "lumit" e i "balunìtt": i primi sono tavole di legno, della lunghezza di circa 20 centimetri, che vengono avvolte da carta colorata all'interno della quale sono posizionati dei lumini di cera; migliaia di "lumit"  preparati nel corso dell'anno dalle mani esperte e pazienti di un gruppo di cittadini, vengono accesi e collocati sulla superficie all'imbrunire da barche addobbate anch'esse con ornamenti luminosi. I secondi sono invece palloncini di carta crespa colorata, con all'interno un lumino acceso, che si appendevano per le vie del paese a fili tesi tra i muri e le finestre delle case, illuminando con una luce particolare le strade del paese fino a salire al Santuario della Madonna della Neve  che si trova poco a monte di  Pusiano.


Per l’occasione sul lago si trovano svariati tipi di imbarcazioni tra cui canoe e kayak. Lo spettacolo visto da centro lago è sicuramente molto suggestivo.


Testo del Luis

lunedì 12 agosto 2013

L’OCA GRANAIOLA, ALI SCURE E ZAMPE ARANCIO



Appartiene all’ordine Anseriformes, famiglia Anatidae, che comprende anche la sottofamiglia delle oche e dei cigni, uccelli acquatici di grandi dimensioni dalle forme caratteristiche e inconfondibili. Il suo none scientifico è Anser fabalis. Fa parte del gruppo delle “oche grigie”, con il piumaggio del corpo grigio e striato, anche se di una tonalità più scura rispetto alle consimili; è caratterizzata da grandi dimensioni (lunghezza totale corporea 66-84 cm; peso 2,6-3,2 kg), da un lungo becco scuro solcato da una banda arancione; dalle zampe di colore arancio. Ha un volo simile all’Oca selvatica, da cui si distingue per il colore più scuro delle ali; in aree chiuse può decollare anche verticalmente. Forma grandi stormi, fino a migliaia di individui, che volano tipicamente in formazione a “V”.



Anche se è una specie legata ad habitat acquatici, alle nostre latitudini sverna pascolando nelle zone coltivate di pianura e nelle stoppie; si nutre di radici e cereali, che ricerca usando il becco per sondare il fango; e non immergendosi. Si riproduce nella taiga e in zone ad elevate latitudini con folta copertura forestale, vicino a laghi e fiumi. E’ la più silenziosa tra le oche. L’Oca granaiola sa nuotare bene, ma è anche in grado di camminare speditamente fuori dall’acqua, e persino di correre per attaccare i rivali. Quando il gruppo è disturbato, una vedetta scrolla il capo prima di volare via, imitata poi dalle altre oche.




In Europa sono presenti due sottospecie con areale di nidificazione non coincidente: una (A. f. fabaiis) colonizza gli ambienti di taiga del nord e l’altra (A. f. rossicus) quelli della tundra asiatica. Quest’ultima è regolarmente presente in invento nel nostro Paese, frequentando zone palustri e agricole delle regioni meridionali. In Lombardia è invece svernante irregolare: le osservazioni sono più frequenti nella pianura centro orientale e nel basso gardesano, sempre sotto i 100 m di quota. Le popolazioni nord europee sono state stimate in circa 3.000 coppie nidificanti; le popolazioni russe arrivano fino a 80.000-120.000. Il contingente svernante nella nostra regione è ridotto, con punte massime di poche centinaia di individui. 



lunedì 5 agosto 2013

KAYAK INSHORE 2013


E' con piacere che vi segnaliamo KAYAK INSHORE, una stupenda iniziativa di Sottocosta che vi permetterà di vivere la Sardegna in kayak come non avete mai fatto prima.
Kayak Inshore è il nuovo corso di kayak full immersion tenuto da Sottocosta, la Scuola Nazionale di kayak da mare, presso il Centro Velico Caprera, scuola di vela e di mare, nella base di Caprera in Sardegna.
Durante il corso, aperto anche ai principianti, si apprendono le tecniche di conduzione di un kayak le capacità di recupero della posizione come gli appoggi e il roll, le manovre di autosalvataggio e salvataggio assistito tra kayaker e molto altro, secondo un percorso didattico messo a punto in 12 anni di corsi.
Lasciatevi tentare da una settimana indimenticabile: conoscerete allievi e istruttori della scuola di vela e potrete pagaiare a stretto contatto con il meraviglioso litorale del Parco Marino dell’Arcipelago di La Maddalena.


Davvero un'esperienza indimenticabile!
Le sessioni programmate sono 2, la prima dal 21 al 28 settembre e la seconda dal 28 settembre al 5 ottobre.
Fateci un pensiero, noi ve lo consigliamo.
Maggiori informazioni le troverete sull'apposito sito www.kayakinshore.com