Appartiene all’ordine Gruiformes, famiglia Rallidae, uccelli dal volo goffo che prediligono rifugiarsi a terra tra la vegetazione bassa. Il suo nome scientifico è Porzana parva; il nome specifico deriva dal latino parvus (piccolo). Rallide di piccolissima taglia, con lunghezza del corpo intorno ai 19 cm. Il maschio ha dorso bruno screziato, ventre grigio con barrature biancastre e macchia rossa alla base del becco. Le zampe sono verdi e sempre proporzionalmente lunghe, caratteristica della famiglia. La femmina ha colori mimetici e chiari, con barrature poco evidenti.
Predilige canneti invecchiati, non tagliati e spesso sommersi dall’acqua, con vegetazione al suolo fitta in alternanza ad aree aperte; talvolta si rinviene anche nei pressi di grandi laghi e fiumi. Specie fortemente elusiva, si nasconde in intricati e vasti canneti, dove la presenza può essere rilevata grazie al canto caratteristico dei maschi in primavera, simile a un cucciolo di cane che abbaia. Si nutre soprattutto di invertebrati e di semi di piante acquatiche. Sebbene si tratti di un comportamento raro, è stata osservata anche alimentarsi sott’acqua.
La difficoltosa rilevabilità di questa specie ne rende potenzialmente lacunosa anche la descrizione distributiva. Risulta comunque diffusa soprattutto nell’Europa orientale. In inverno migra verso sud, ma non si ha una precisa conoscenza dei quartieri di svernamento. Durante la migrazione frequenta le aree idonee della regione. I casi di segnalazioni certe di coppie riproduttive in Italia sono pochissimi. La nidificazione, supposta sia in passato sia recentemente in diverse aree, è stata accertata in Lombardia unicamente nelle Valli del Mincio e nelle vicine Paludi di Ostiglia. Le popolazioni europee sono state stimate in circa 20.000 coppie, di cui meno di un centinaio in Italia. La Schiribilla è stata inserita nella Lista rossa degli uccelli nidificanti italiani tra le specie in pericolo in modo critico.