"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 31 gennaio 2008

CACCIA E PESCA PER GLI INUIT


Erano le principali attività alle quali si dedicavano gli Inuit prima di diventare stanziali. Queste due attività permettevano al gruppo di procurarsi il cibo necessario per la sopravvivenza. Quando si cacciava un animale in gruppo, la preda veniva divisa equamente, ma la pelle spettava a chi lo aveva colpito per primo. Mentre gli uomini andavano a caccia, le donne erano molto occupate a squartare le foche che i cacciatori portavano. Con l’aiuto del tipico coltello da donna (ULU), la pelle dell’animale veniva tagliata per tutta la lunghezza, la foca era quindi abilmente sezionata; le costole e le pinne venivano utilizzate per fabbricare gli utensili; cervello, grasso, carne e interiora venivano mangiate. Infine si recuperavano le pelli che una volta lavorate, venivano utilizzate per confezionare l’abbigliamento e gli utensili di vita quotidiana: secchielli, corde, ripari, coperte, tende estive ma anche rivestire il QAJAQ e l’UMIAQ. Quando gli uomini rimanevano all’accampamento fabbricavano gli utensili: arpioni, sonde, coltelli, trapani ad archetto, utilizzati per costruire la slitta, il QAJAQ e l’UMIAQ

domenica 27 gennaio 2008

CIMENTO INVERNALE 2008



O CAPITANO! MIO CAPITANO!!

Avrebbe detto Walt Whitman vedendo Luciano richiamare all'ordine i suoi prodi kayakers.
Ieri sette di noi erano presenti in alto Lario per partecipare alla prima giornata, delle due in programma, del Cimento Invernale in alto Lario, organizzata, come sempre in modo impeccabile, dal mitico Luciano Belloni.
22 in totale i partecipanti per un percorso di una ventina circa di chilometri.
Partenza da Dervio con un leggero Tivano, che ci ha accompagnato per poco più di una mezzora, giusto il tempo di attraversare sull'altra sponda a Rezzonico.
Per il resto del percorso siamo stati allietati da un piacevole e tiepido sole, da una luce calda e velata, dalla candida neve delle cime dei monti lariani, dal caldo sorriso dei paesi rivieraschi.. e dalla cordiale simpatia dei compagni di pagaia.
Il percorso? San Siro, Acquaseria, Nobiallo e Menaggio, dove sostiamo per pranzare. Chi due panini, chi un insalatissima, chi, sguainando l'immancabile fornelletto, non rinuncia ad una carbonara (anche se di quattro salti in padella).. un bicchiere di rosso, un caffé... e poi via verso Bellagio.



Qui invertiamo la rotta, attraversiamo su Varenna e, col sole sempre più basso, risaliamo la costa orientale del Lario. Due golfi, Bellano.. e poi di nuovo Dervio, dove si chiude questa piacevolissima giornata in kayak. Grazie ancora a chi ha organizzato e a tutti i partecipanti.
Marco Ferrario mi segnala che sul Corriere di Como è uscito un articolo che parla di noi, lo potete vedere al seguente indirizzo: http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.cfm?ID=83317.
Naturalmente nella sezione "Foto del Gecko" ho riportato qualche immagine per ricordare la bella giornata trascorsa.
Alla prossima.

giovedì 24 gennaio 2008

VENTI DEL LARIO


La Rosa dei Venti del Lario (quella presente nel nostro logo) sembra vuota in confronto alla Rosa dei Venti del Mediterraneo! Infatti i venti regolari sono solo due: da Nord c’è il Tivano e da Sud c'è Breva. Eccovi l’elenco completo dei venti Lariani diviso in tre categorie.

Brezze regolari da bel tempo


- Tivano: spira da Nord-Est durante le prime ore del mattino sino alle 10.30. La velocità si può cal­colare mediamente dai 4 ai 6 m/sec. II nome deriva dal francese Petìt Vent, non è impetuoso, e indica condizioni meteo stabili. Proviene dalla Valtellina e la sua totale assenza preannuncia l'approssimarsi del tempo cattivo.

- Breva: soffia da Sud dal momento in cui il Tivano interrompe il suo respiro, tra le 10.30 e le 11.00. Brezza regolare e distesa, si avverte meglio sul ramo di Lecco ma risale sicura tutto il lago. Raramente violenta ha una velocità intorno ai 7-8 m/sec. Nell'alto lago, un segno premoni­tore della Breva in arrivo può essere la foschia presente nel distante ramo di Lecco. L'assenza di foschia denota assenza di Breva, poca foschia indica una imminente Breva leggera, foschia intensa è sicuro indice di Breva forte. Caratteristico il suo manifestarsi, che si può schematizzare in un primo suo soffio acuto, poi medita un attimo, quindi soffia sicuro e possente.

- Brevée o Brevùn: è una Breva particolarmente forte, fino ai 10-12 m/sec.

- Breva sutavent: si dice così quando pur esistendo condizioni generali da vento si forma comunque la Breva. Questa soffia da Sud non appena il vento cessa.

- Breva dei Laghetti: fenomeno pomeridiano locale che vede sulle acque del lembo meridionale del ramo di Lecco il vento proveniente dai vicini laghi di Annone, Pusiano, Alserio.

- Breve Brentine: soffiano in ottobre, giorno e notte per 3-4 giorni consecutivi, con una certa forza, con tempo sereno o poca foschia.

- Montivi o Montive: soffiano da ogni valle nelle ore serali, tra le 18.00 e te 21.00 e talvolta oltre. Hanno intensità relativa, sono incostanti, e presentano il carattere di brezze regolari.

- Montiva di Gravedona: spira a 7-8 m/sec., i pomeriggi dei giorni di bel tempo.


Tramontane e venti invernali


- Vento o Ventone: è frequente in primavera e dopo maltempo e soprattutto neve nella zona alpina. Questa tramontana, da Nord, scende dalla Val Chiavenna all'improvviso, ad ogni ora del giorno. Può durare da 3 a 7 giorni: è caratterizzato da raffiche impetuose che sono state misurate dai 40 agli 80 km/h.

- Revutùn: "Specia che gh'è il Revultùn e tirem sù i rem". Si tratta di una insolita condizione - che la voce lombarda ben definisce - che si può verificare con cattivo tempo. Schematicamente dopo un temporale alpino notturno si instaura da Nord il Vento che, nel mattino, si combina il Tivano, da cui ne è molto rinforzato. Mescolato al Tivano dura ben oltre i suoi limiti usuali, e si scontra circa alle 11.30 con la Breva, che sale da Sud. La Breva qui generalmente vince e il vento set­tentrionale cessa. Le acque però, mosse da forze contrastanti ribollono, continuando il loro moto verso Sud.

- Fiàa de San Vincenz o San Vincenzo: "vien giù dal Legnùn" dicono anche di questo gre­cale. Scende con forza dalla Valtellina, da Sondrio, con un asse dunque diverso dal Vento. Raramente dura una giornata intera.

- Borgognone: soffia forte in inverno o primavera, con belle giornate, nel bacino settentrio­nale del Lario.

- Vento da Lugano: quando non si instaura da Nord il vento ben disteso, ma sussistono le con­dizioni da vento, neve o maltempo alpino nella stagione fredda.

- Fohn: detto anche Favonio, vento secco, impetuoso da Nord che scende dalle montagne e provoca un notevole innalzamento della temperatura. Tipicamente invernate o primaverile.


Venti estivi da temporale
Con i temporali locali ogni valle può buttare vento, i principali sono:


- Tivan d'acqua: è debole settentrionale e si instaura dopo una pioggia leggera o un temperale in montagna. Qualcuno lo chiama Tivanel.

- Breva da Como: con cattivo tempo in Brianza, passa sopra la penisola di Bellagio.

- Sant'Anna: scende sulla rada di Nobiallo dalle alture retrostanti, presente con il maltempo, ma raro.

- Menaggino: raffiche impetuose dalla Val Menaggio oltre i 100 km/h, con temporali estivi.

- Argegnino: invernale, violento a raffiche, proviene dalla Val d'Intelvi.

- Bergamasca: non frequente, ma violenta. Soffia forte su tutto il ramo di Lecco fino al cen­tro del lago dove è impetuosa. Può essere considerata una forma di breva da cattivo tempo.

- Garzenasc o Garzeno: detto anche Vent da Dong con temporali cala sulle acque del lago dalla Valle di Dongo.

- Liscione o Traversone: con maltempo cala dalla Valbrona.

- Molinaccio: sensibile sulle acque dinnanzi a Faggeto Lario.

mercoledì 23 gennaio 2008

TESSERAMENTO CK90 PER L'ANNO 2008

Ricordo a tutti gli Inuit del Lario che c'è da rinnovare l'iscrizione sociale al CK90 per l'anno 2008..
Invito, inoltre, chi non fosse ancora socio a valutare la possibilità di entrare nella nostra grande famiglia.

Riporto di seguito le quote associative e le istruzioni.

• Socio ordinario € 135,00
• Socio ordinario familiare € 115,00
• Socio ordinario giovane (nati dal 1992) € 70,0
• Socio ordinario giovane familiare € 50,0
• Socio sostenitore € 30,00
• Quota iscrizione 1 anno € 35,00 (in aggiunta alla quota ordinaria, comprensiva di 8 ore di corso)

Le quote “familiare” sono destinate solo al secondo socio appartenente allo stesso nucleo familiare.
Le quote associative vanno versate esclusivamente al Presidente Torri (cell 3471407457) o al Segretario Fabio Veronelli (cell.3472919177) entro il 16/02/2008.
Le quote versate ad altre persone non saranno accettate e respinte.
Dopo tale data, i soci già iscritti dovranno versare una quota supplementare di € 5,00.

E’ possibile versare le quote anche con bonifico bancario sul C/C 80625 presso Banca Popolare di Bergamo filiale di Calolziocorte -

Codice IBAN: IT52E 05428 52710 000000080625

E’ necessario portare la tessera sociale per l’apposizione del bollino 2008.

Non è possibile accettare il tesseramento di Soci ordinari senza certificato medico in corso di validità.

Si ricorda che la Segreteria è normalmente aperta il giovedi dalle 21.00 alle 22.00. Inoltre è possibile versare le quote il mercoledì , prima dell’inizio e dopo il termine degli allenamenti in palestra.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale dell'associazione:

lunedì 21 gennaio 2008

LECCO BY KAYAK


Foto presa da Fabio dal suo Aqua.... domenica 20/01 mattina..... durante il solito giretto domenicale!!!!

giovedì 17 gennaio 2008

QAJAQ


E’ l’imbarcazione da navigazione e da caccia degli Inuit mossa attraverso la tipica pagaia lunga e stretta. E’ formato da un telaio composto da pezzi di legno, trovati alla deriva sulla banchisa, sul quale sono tese e fissate (tramite tendini animali) le pelli di foca.
Il pozzetto del Qajaq è rifinito con un bordo di legno a forma circolare la cui dimensione può variare, ma che deve consentire a chi pagaia di agganciare il Qutelag (il tipico giaccone degli Inuit che funge da “paraspruzzi”) e di fermarlo con una cintura per impedire all’acqua di entrare.
Il Qajaq è lungo (anche fino a 6 metri), rapido e silenzioso, caratteristiche indispensabili quando si cacciano in mare foche e narvali.
Per la caccia il Qajaq è fornito di diversi accessori: arpione, arpione a testa mobile, propulsore per giavellotto e arpione, galleggiante in vescica di cetaceo (Avataq), punte, correggia e forcella lignea, arco e frecce.

martedì 15 gennaio 2008

GLI ULTIMI INUIT



Richiamo la vostra attenzione su questo interessante e tristissimo articolo tratto da "La Domenica di Repubblica" dal titolo GLI ULTIMI INUIT .
Questo popolo straordinario, padre del nostro amato kayak, purtroppo sta scomparendo.
E' sopravvissuto per migliaia di anni al rigore estremo della natura artica... ma rischia di non sopravvivere alla nostra "cultura", dopo solo pochi decenni di contatto.

lunedì 14 gennaio 2008

CIMENTO INVERNALE SULL’ALTO LARIO


Ho ricevuto da Luciano Belloni, il bando di questo raduno in kayak che si terrà in due giorni (26 e 27 Gennaio) sull’Alto Lario (secondo me l’escursione del Sabato è più bella):

L’appuntamento è per Sabato 26 Gennaio alle ore 9:30 a Dervio sul lungo lago dove c’è ampio parcheggio e facile imbarco, previsto per le 10:00.
Per raggiungere Dervio è opportuno prendere la superstrada Milano-Colico-Sondrio ed uscire a Bellano seguendo poi le indicazioni per Dervio. Al semaforo a SX e poi per lungo lago oltre l’imbarcadero.
Il percorso in kayak prevede di spingersi sino a Varenna e attraversare su Bellagio e poi Cadenabbia e sosta su una delle spiagge di Menaggio. Rientro passando per Punta La Gaeta e le diverse frazioni di San Siro e alla altezza di Rezzonico attraversare sul punto di partenza (circa 20 km).
Trasferimento a Dascio per la cena e pernottamento.

Per la Domenica 27 Gennaio trasferimento a Piona con imbarco intorno alle ore 10:00 in direzione Colico, Gera con sosta a Domaso, Gravedona, Olgiasca e rientro. (circa 20 km)

L’abbigliamento deve essere adeguato al periodo che tradizionalmente lo vuole tra i più freddi dell’anno, senza contare la temperatura dell’acqua, per cui muta, muta stagna o equivalente, calzari in neoprene e cuffia in neoprene sono indispensabili.
Per entrambe le uscite è necessario avere del cibo e bevande calde per la sosta e all’arrivo.

Chiedo cortesemente di dare conferma entro il 22 Gennaio circa le vostre necessità di prenotazione per la cena e per il pernottamento al Ristorante Albergo del Mera e circa la presenza per la giornata di Domenica.
I costi saranno certamente contenuti.

Augurandomi che si possa godere di due belle giornate oltre che della vostra/nostra compagnia! A tutti un cordiale saluto.

Luciano Belloni

venerdì 11 gennaio 2008

BIRDWATCHING IN KAYAK


Ecco per i Geckisti, la cartina del lago di Garlate e di Olginate con segnati i punti migliori dove si può fare birdwatching…

Foto presa dal blog del CROS di Varenna: http://crosvarenna.blogspot.com/

martedì 8 gennaio 2008

SNOW KAYAKING.......





Eccovi alcune foto scattate il 3 Gennaio a Vercurago, durante la nostra uscita (io + Fabio) sotto la neve! (ps: il vero Ironman esce in condizioni meteo proibitive senza guanti ed in braghe corte!!!)