"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 24 marzo 2011

NAVIGARE IN KAYAK DA MARE SUL LARIO (prima parte)

Prima di pianificare un’escursione in kayak da mare sul Lario occorre conoscerne le caratteristiche fisico geografiche, gli aspetti climatici (venti e temporali) e ovviamente anche quelli turistici.




LE CARATTERISTICHE FISICO-GEOGRAFICHE

Geograficamente posto tra la pianura padana e le Alpi, il bacino del Lario (il nome Lario deriva da quello latino Larius) è delimitato da un grande incavo naturale, contornato dal lunghe catene montuose. Il bacino, di tipo alpino, è di origine glaciale e la sua formazione è dovuta allo scioglimento di un enorme ghiacciaio che si estendeva sino ai confini della Brianza. L’intero comparto è stato contraddistinto da una forte presenza di depositi alluvionali che, nel corso degli anni, sono stati trasportati dai numerosi fiumi e torrenti presenti. In conseguenza a tale fenomeno si deve la formazione di piccoli laghi connessi al bacino principale: il lago di Mezzola a Nord ed i laghi Garlate e di Olginate a Sud in provincia di Lecco.


ramo di Lecco - vista su Malgrate e Monte Moregallo

Il Lario ha un’estensione pari a 145 chilometri quadrati e rappresenta il terzo lago d’Italia, dopo il Garda e il Maggiore. Con i suoi 418 metri di profondità è il quarto bacino più profondo d’Europa. Assimilabile per forma ad un fiordo norvegese, è uno dei più compositi e suggestivi paesaggi italiani. Si compone di tre differenti comparti, popolarmente definiti rami: il bacino di Lecco e quello di Como, pressoché simmetrici, e il bacino di Colico, più a nord.


I tre rami del Lario visti dai monti del Triangolo Lariano
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