"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

venerdì 30 gennaio 2009

LA NAVIGAZIONE IN KAYAK DA MARE

Chiunque vada in kayak da mare deve conoscere le nozioni fondamentali di navigazione, più o meno approfondite in base a quanto ha intenzione di allontanarsi da riva. La navigazione costiera è quella in cui fare il punto nave, cioè per determinare la posizione della propria imbarcazione, si ricorre semplicemente all’osservazione di punti di riferimento sulla costa. Per navigazione stimata si intende invece quando, non essendo visibile la costa, si tiene conto della direzione della rotta seguita e delle miglia percorse.

Per una navigazione appropriata occorre conoscere l’uso del portolano (il manuale per la navigazione costiera e portuale), delle carte nautiche, della bussola e del GPS, oltre a saper compiere i calcoli di rotta.


Il metodo di navigazione più antico, e sempre efficace nella sua semplicità, è quello degli allineamenti, che si basa sull’osservazione di oggetti fissi ed adattissimo al kayak da mare. Il principio consiste nell’allineare fino a sovrapporre due oggetti, per esempio una boa e un faro, osservando gli eventuali spostamenti relativi: fino a quando i due oggetti rimangono collimanti si è in rotta, se i due oggetti perdono l’allineamento significa che si sta scarrocciando.

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