"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

mercoledì 28 gennaio 2009

DOTAZIONE PERSONALE DEL KAYAKER MARINO

Vediamo la dotazione personale (ad esclusione del kayak) che un pagaiatore marino, anche alle prime esperienze, deve avere sempre con sé.


GIUBBETTO SALVAGENTE
E’ importantissimo scegliere modelli omologati che garantiscono un’adeguata azione di galleggiamento in ogni situazione. Dal momento che l’attività marina è basata principalmente sulla propulsione, risulta utile optare per salvagenti poco ingombranti che non ostacolino il movimento delle braccia. E’ utile acquistare modelli con comode tasche dove riporre alcuni oggetti per la sicurezza personale (il cellulare, il fischietto, il coltello, il tappa-naso, la torcia con luce stroboscopica, etc…). I giubbotti usati nel mondo del kayak sono universalmente classificati dalle leggi come semplici aiuti al galleggiamento, per differenziarli da quelli che, muniti di collare, tengono la testa del canoista fuori dall’acqua in caso di perdita di coscienza.

PAGAIA
Può essere di tipo moderno, con pale sfalzate, molto simile a quella usata in fiume, ma con una lunghezza che può superare i 220 centimetri, oppure quella classica detta “groenlandese” con pale molto lunghe (anche più di 240 cm.) e strette che hanno un angolo di sfasatura pari a 0 gradi. Questo tipo di pagaia, oltre a offrire una minore resistenza al vento, permette di usare meno i polsi durante la pagaiata. La pagaia da mare può presentare sul manico due anelli salvagocce situati tra la pala e il manico, che hanno lo scopo di evitare che le gocce, scivolando lungo il manico, bagnino le mani del kayaker durante la pagaiata. Per evitare di perderla in caso di mare o lago mosso o forte vento, si utilizza una sagola di circa 60 centimetri da fissare al manico e passare intorno al polso. Esistono anche delle pagaie groenlandesi divisibili che hanno la funzione di pagaia di riserva e generalmente vengono fissate sulla coperta anteriore del kayak tramite gli appositi elastici.


ABBIGLIAMENTO IDONEO
Non esiste una regola da seguire, se non tener conto della temperatura dell’acqua in cui si va a pagaiare. Indossare un costume e cadere in acqua a Febbraio può avere conseguenze disastrose, in tale circostanza è consigliabile indossare una muta umida in neoprene tipo Long John. La recente comparsa sul mercato di capi tecnici impermeabili e traspiranti ha ridotto notevolmente i problemi derivanti dall’eccessiva sudorazione durante le lunghe pagaiate. Infine va ricordato che, così come è importante coprirsi d’inverno, altrettanto lo è ripararsi dall’eccessiva esposizione al sole durante l’estate. La presenza nei kayak da mare dei gavoni stagni, aggiunta alla possibilità di utilizzare anche sacche stagne, ci consente di avere sempre al seguito un ricambio asciutto, utile anche in uscite brevi. E’ utile portarsi sempre con sé cappello, occhiali da sole, giacca d’acqua e moffole/guanti.


GONNELLINO PARASPRUZZI
Deve essere indossato sotto la giacca d’acqua, questo semplice accorgimento rallenta notevolmente l’entrata dell’acqua nel pozzetto, anche in caso di rovesciamento, e tiene caldi gli arti inferiori.

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