"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 27 settembre 2010

L’ALLENAMENTO DEL KAYAKER (SECONDA PARTE)



Le capacità condizionali sono la resistenza, la forza e la velocità che dipendono in prevalenza dai processi energetici.
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RESISTENZA
E’ la capacità che permette di sostenere uno sforzo prolungato, e si migliora attraverso il lavoro aerobico. Una buona resistenza costituisce la base di qualsiasi disciplina sportiva, e prevede l’esecuzione di un esercizio fisico per un tempo minimo di 40 minuti fino a un massimo di 2 ore con una frequenza cardiaca che varia dai 140 ai 160 battiti al minuto. Al di sotto di tali valori, il lavoro non è allenante, mentre se si vengono superati s’instaura un meccanismo di tipo anaerobico. Per controllare la frequenza cardiaca è sufficiente appoggiare i polpastrelli sulla carotide, contando il numero di battiti in 10 secondi e moltiplicarli per 6, oppure utilizzare un cardiofrequenzimetro. Per effettuare il lavoro aerobico si può praticare la corsa, il nuoto, lo sci di fondo, la bici e naturalmente il kayak da mare.





VELOCITA’
Consiste nella capacità di effettuare azioni motorie nel minor tempo possibile. E’ data dallo spazio percorso in relazione al tempo impiegato, e dipende in massima parte dal tipo di fibre muscolari presenti nel singolo individuo. Essa è però influenzata anche da fattori energetici, coordinativi e fisiologici, e la si può migliorare eseguendo lavori di breve durata, da 5 a 30 secondi, utilizzando esercizi specifici in kayak, oppure differenziati come corsa o ginnastica a corpo libero.





FORZA
Viene così definita la capacità di opporsi a una resistenza attraverso la contrazione muscolare. Possiamo distinguere tra: forza massimale, ossia la più elevata che si è in grado di esprimere attraverso una contrazione volontaria, forza veloce, per la capacità di superare resistenze nel più breve tempo possibile, e forza resistente, che indica la capacità di opporsi alla fatica durante prestazioni di lunga durata. Nell’attività canoistica si utilizzano forza veloce e forza resistente. Per potenziarle si esegue solitamente l’allenamento con i pesi, ma senza esagerare con un lavoro ipertrofico, come per i culturisti, che può essere controproducente e portare alla perdita di velocità e flessibilità, qualità indispensabili in kayak. Un ottimo modo per potenziare la forza consiste nell’eseguire esercizi che richiamino gli schemi motori del canoismo, seguiti da un allenamento specifico in kayak. Per evitare il rischio di creare danni muscolari è sconsigliabile lavorare sulla forza da autodidatti: rivolgersi a un istruttore per una scheda personalizzata e specifica aiuta a ottenere risultati ottimali. Per chi non avesse la possibilità di frequentare una palestra, è possibile eseguire trazioni alla sbarra, piegamenti sulle braccia con sovraccarichi naturali oppure eseguire esercizi di rinforzo muscolare con il thera-band (fascia elastica).




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