Dopo un’uscita bagnata ovviamente entra dell’acqua nel nostro kayak. Un buon kayak da mare ha almeno due (o tre) paratie stagne che isolano la prua e la poppa dal pozzetto e quindi l’acqua penetra solamente in quest’ultimo (questa caratteristica rende inoltre il kayak da mare un’imbarcazione inaffondabile). Possiamo svuotare il pozzetto con la pompa di sentina (se il nostro kayak ne è provvisto) o con una grossa spugna (operazione un po’ lunga ma che funziona sempre in caso di emergenza) o con l’aiuto di un compagno tramite la tecnica del salvataggio assistito. Oppure possiamo sbarcare a riva ed eseguire i diversi modi qui di seguito descritti e ritratti in foto. Qualunque sia il sistema usato, un po’ di acqua rimane sempre dentro lo scafo: per svuotarlo completamente si utilizza la spugna, che deve sempre far parte degli accessori del kayaker marino.
Mettiamo il kayak in acqua perpendicolarmente alla riva afferrandolo per la prua. Facciamo sprofondare la prua in acqua in modo che tutta l’acqua presente nel pozzetto si sposti verso la prua; con un movimento veloce solleviamo la prua in alto, appoggiamo la poppa in acqua e ruotiamo il kayak sotto sopra: in questo modo tutta l’acqua uscirà dal pozzetto. Questo metodo è poco faticoso, efficace e molto facile da eseguire.
Si solleva il kayak afferrandolo per i bordi del pozzetto e lo si appoggia sulla coscia con il pozzetto stesso rivolto verso il basso. Facendo perno sulla gamba, si fanno oscillare prua e poppa del kayak per fare uscire l’acqua dal pozzetto. Questo metodo è invece faticoso visto che un kayak da mare pesa più di 20 kg., però conviene saperlo fare perché magari non possiamo usare il metodo precedente in quanto ci sono forti onde e siamo costretti a svuotare il kayak sulla riva.
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