"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 14 ottobre 2013

IL GAMBECCHIO, PICCOLO MA AGGRESSIVO


Appartiene all’ordine Charadriiformes, famiglia Scolopacidae, la più vasta del gruppo. Il suo nome scientifico è Calidris minuta. Di taglia minuscola, la lunghezza del suo corpo è compresa tra i 12 e 14 cm., ha zampe nere e un becco corto e dritto. Gli adulti, in estate, presentano un colore rossiccio, con puntini scuri sul dorso e sfumature castane sul capo; il ventre è bianco, con striature rosse e marroni sul petto e sul collo. In autunno, i colori mutano in grigio topo con toni marroni. In volo è visibile una barra bianca sulle ali ed un striscia nera lungo il centro della coda, i fianchi sono bianchi. I giovani hanno colori più pallidi rispetto agli adulti, e presentano due caratteristiche “V” chiare sul dorso. 




Si riproduce nelle tundre costiere o su isole con bacini d’acqua poco profondi; durante le migrazioni sosta anche in piccoli specchi d’acqua, lagune costiere, pozze temporanee o zone inondate ricche di fango; predilige in genere gli ambienti riparati a quelli aperti. Si nutre principalmente di piccoli invertebrati, che cerca nel terreno, e cattura con rapidi scatti. E’ una specie gregaria, e può formare stormi che arrivano a contare diverse migliaia di esemplari, unendosi talvolta ad altre specie. Sia il maschio che la femmina sono bigami, per ogni femmina si hanno quindi due deposizioni successive. Nella fase riproduttiva, il Gambecchio cerca di impedire a uomini o animali di avvicinarsi alla covata compiendo corse e voli in direzione dell’intruso. 




Nidifica nella fascia della tundra nord europea e asiatica. Sverna principalmente in Africa, ma anche nel bacino del Mediterraneo e del Golfo Persico. In Italia e in Lombardia è migratore e svernante. La popolazione nidificante più consistente si trova nell’ex Unione Sovietica dove le stime variano tra 100.000 e 1.000.000 di coppie; la popolazione Norvegese è invece fluttuante tra le 200 e le 1.000 coppie. In Italia, dove svernano circa 12.500 individui, si ritrova sia lungo la costa tirrenica che su quella adriatica, e, in misura ridotta, nelle zone umide.



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