Tra i laghi di Garlate e di Annone sorge una catena di colline che si estende per 15 km in direzione Nord-Sud da Malgrate (LC) fino ai comuni di Calco (LC) e Olgiate Molgora (LC) e limitata dal fiume Adda e dal fiume Lambro agli estremi e dalla città di Lecco a Nord. Intramezzo a questo territorio vi sono i numerosi laghi di Brianza: Annone-Oggiono, Pusiano, Alserio, Montorfano, Garlate e Olginate.
Pagaiando lungo le rive del lago di Garlate possiamo vedere a Nord-Ovest rispetto alla sede del “CANOA KAJAK 90” il Monte Barro, alto 922 metri, è la cime più elevata di questo gruppo di verdeggianti colline e soprattutto un punto panoramico da cui ammirare i nostri laghi e il sinuoso percorso dell’Adda che emerge dal ramo di Lecco del Lario (lago di Como).
Decine di migliaia di anni fa, la zona della Valtellina fino alle prealpi era ricoperta da un grande ghiacciaio. Il suo lento spostamento verso la pianura, con la conseguente erosione delle rocce, modellò il territorio. Alle acque di scioglimento dell’antico ghiacciaio, confluite e bloccate tra le colline moreniche, va fatta risalire l’origine del lago di Annone e degli altri piccoli laghi briantei.
I laghi di Garlate e di Olginate derivano invece dall’accumulo di detriti alluvionali che hanno provocato prima piccole strozzature e poi veri e propri laghi indipendenti dal lago di Lecco.
L’area del Monte Barro è diventata dal 1983 Parco Regionale e dal 2002 Parco Naturale. Dalle sue pendici si possono osservare una moltitudine di panorami che sono raccolti nel seguente video realizzato dall’ente Parco del Monte Barro (www.parcobarro.lombardia.it):
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Testo del Luis (Inuit del Lario)
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