L’abbigliamento classico degli Inuit in passato era confezionato quasi esclusivamente con pelli di caribù, di foca e di orso bianco. In Groenlandia la pelliccia di orso bianco era usata per preparare i pantaloni maschili, quella di caribù veniva indossata con il pelo a contatto della pelle, mentre altre pelli erano impiegate per rendere più confortevoli i giacigli e nei mesi più freddi come rivestimento interno delle tende.
I tendini di caribù erano utilizzati per cucire il vestiario e per tenere strettamente unite le pelli che rivestivano i kayak e gli umiak, barche spaziose, adibite al trasporto di uomini e masserizie. Infatti i tendini, a contatto con l’acqua, hanno la proprietà di dilatarsi e di rendere quindi perfettamente impermeabili le cuciture.
La pelle di foca veniva impiegata nella produzione di indumenti, quali casacche, pantaloni e stivali; tagliata in strisce, serviva per fabbricare finimenti per i cani, corregge per il traino e fruste; sottili fettucce, annodate tra loro, assicuravano la testa dell’arpione a una pelle di foca cucita e riempita d’aria (il cosidetto avataq), in modo tale che le prede fiocinate non si inabissassero.
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