SEDILE: alcuni modelli danno la possibilità di regolare la posizione del sedile lungo l’asse longitudinale, e alcuni prevedono anche la modifica di altezza e inclinazione. La prima cosa da fare è pagaiare un po’ e vedere come si presenta l’assetto del kayak e di conseguenza regolare il sedile per bilanciare il kayak con il peso del nostro corpo. La seconda cosa da fare è controllare l’abitabilità del sedile. Entrando a secco all’interno dello scafo, con indosso l’abbigliamento tecnico che di solito usiamo, bisogna verificare che tra i fianchi e il bordo del sedile non vi sia uno spazio esageratamente vuoto. Se cosi fosse potrebbe essere necessario inserire uno spessore (il materiale migliore per crearlo è l’espanso a cellula chiusa, facile da modellare e confortevole una volta incollato). Un sedile troppo largo non permette una buona aderenza e di conseguenza un limitato controllo del kayak anche in fase di eskimo e manovre di appoggio.
POGGIASCHIENA: il busto, in posizione di pagaiata, deve essere a leggero contatto con il poggiaschiena, un accessorio regolabile che aiuta a mantenere una posizione corretta senza limitare la posizione del bacino e del busto, e quindi l’efficacia della spinta nei colpi all’indietro.
PREMICOSCE: il contatto tra gamba e il premicosce avviene nella parte interna della coscia appena sopra il ginocchio. Se il supporto appoggia sul ginocchio, la leva diventa troppo lunga, quindi svantaggiosa per la precisione e il controllo dello scafo; se invece raggiunge la parte alta della coscia, limita i movimenti della gamba, oltre a costringere a una posizione scomoda. Alcuni premicosce hanno spesso un’imbottitura che li rende più confortevoli; nel caso in cui non dovesse essere presente, sarà sufficiente utilizzare come rivestimento un foglio di espanso sottile o del neoprene. Il premicosce deve essere avvolgente, in modo che il ginocchio non sfugga dalla sua sede quando si utilizza la gamba per inclinare il kayak, per spingere nella direzione del movimento, per eseguire un eskimo. Se il modello montato sul vostro kayak non dovesse rispondere a queste esigenze, sarà sufficiente incollare dell’espanso nella parte interna del supporto, in modo da aumentare lo spessore. E’ consigliabile anche foderare la parete laterale dello scafo nel punto di contatto con il ginocchio.
PUNTAPIEDI: posizionato correttamente, dovrebbe consentire un contatto con l’avampiede in modo che i talloni possano muoversi, le gambe distendersi leggermente e il bacino ruotare di alcuni gradi. Un puntapiedi troppo corto limita i movimenti delle gambe, e di conseguenza quelle del bacino e del busto, oltre a provocare fastidiosi formicolii; viceversa, un puntapiedi troppo lungo non permette un buon controllo del kayak e non favorisce la corretta trasmissione dell’energia dal corpo alla scafo.
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