"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 17 gennaio 2008

QAJAQ


E’ l’imbarcazione da navigazione e da caccia degli Inuit mossa attraverso la tipica pagaia lunga e stretta. E’ formato da un telaio composto da pezzi di legno, trovati alla deriva sulla banchisa, sul quale sono tese e fissate (tramite tendini animali) le pelli di foca.
Il pozzetto del Qajaq è rifinito con un bordo di legno a forma circolare la cui dimensione può variare, ma che deve consentire a chi pagaia di agganciare il Qutelag (il tipico giaccone degli Inuit che funge da “paraspruzzi”) e di fermarlo con una cintura per impedire all’acqua di entrare.
Il Qajaq è lungo (anche fino a 6 metri), rapido e silenzioso, caratteristiche indispensabili quando si cacciano in mare foche e narvali.
Per la caccia il Qajaq è fornito di diversi accessori: arpione, arpione a testa mobile, propulsore per giavellotto e arpione, galleggiante in vescica di cetaceo (Avataq), punte, correggia e forcella lignea, arco e frecce.

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