Il Pian di Spagna, pianura alluvionale formata dai detriti del fiume Adda e del fiume Mera, deve il suo nome all'epoca della dominazione spagnola (sec. XVI-XVIII). Insieme al lago di Novate costituisce uno dei punti paesaggisticamente più belli della Lombardia a cavallo delle provincie di Lecco-Como-Sondrio. Il luogo è perfetto per attività all'aria aperta quali, escursioni a piedi in bici o cavallo e birdwatching. Tra i canneti si nasconde una popolazione di cervi che attualmente sfiora il centinaio.
A metà tragitto ci concediamo la pausa nei pressi del Tempietto di San Fedelino approfittando del fatto che tale riva è ben riscaldata dal sole. Le origini dell’edificio religioso si fanno risalire al X Secolo e la sua storia è strettamente correlata al martirio di San Fedele le cui reliquie vennero ritrovate miracolosamente nel 964 e successivamente trasportate a Como.
Ai tempi delle persecuzioni perpetrate dagli imperatori Massimiano e Diocleziano contro i Cristiani, Fedele era un soldato romano convertitosi al Cristianesimo: a causa del rifiuto di compiere riti di sacrificio prima di una spedizione, fu imprigionato insieme ad altri sei compagni. Riuscì a fuggire e a nascondersi all’estremità settentrionale del Lago di Como (allora un corpo unico con il laghetto di Mezzola), ma raggiunto da uno dei suoi persecutori, venne qui decapitato: il luogo del martirio divenne la sede di fondazione dell’edificio religioso.
A partire dai primi anni del 1900, prese il via una serie di interventi di restauro del tempietto, tra il 1992 e il 1993 furono effettuati dei lavori di sistemazione dell’area circostante ed oggi, la chiesa di S. Fedelino si offre in perfetta armonia con il paesaggio naturale circostante.
Nel primo pomeriggio rientriamo percorrendo la riva scoscesa sotto il monte Berlinghera, il percorso è in controluce e sono utili gli occhiali da sole. Si ricaricano i Kayak e in un’ora siamo a Vercurago alla sede del CK90. Una domenica si sole passata in una riserva naturale secondo la migliore tradizione dei “Giorni della Merla”.
Testo del Luis (CK90 Inuit del Lario)
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