Appartiene all’ordine Anseriformes, famiglia Anatidae, uccelli acquatici conosciuti come anatre. E’inclusa in un gruppo denominato “tadornini”, (solo tre specie presenti in Europa); si tratta di specie di medie dimensioni, assimilabili alle anatre di superficie. Il suo nome scientifico è Tadorna tadorna. Di grandi dimensioni (58-67 cm), a distanza somiglia ad una piccola oca, con il becco rosso molto evidente, le zampe anch’esse di colore rosso e il piumaggio bianco striato di nero; si riconosce facilmente per la testa ed il collo di colore nero-verde in netto contrasto con il corpo e per una fascia color ruggine intorno alle parti anteriori. I sessi sono simili, ma il maschio ha una vistosa escrescenza carnosa alla base del becco, mentre la femmina presenta una stria bianca intorno ad esso. Ha un volo a battito lento come le oche. E’ una specie gregaria, ad eccezione del periodo riproduttivo.
Frequenta ambienti costieri di acque salmastre e salate o zone umide molto produttive; predilige ambienti fangosi e sabbiosi sottoposti a marea. Occasionalmente nidifica anche nell’entroterra. In acqua rimane in superficie immergendo la testa come alcune anatre, con il corpo molto emerso e più alto nella parte posteriore. Si nutre di invertebrati, che ricerca pescando con la testa nell’acqua bassa o nel fango umido. E’ meno acquatica di altre specie di anatre; corre velocemente e sa arrampicarsi. Costruisce il nido a terra, sfruttando tane di conigli, imbottite di piume.
L’areale europeo di nidificazione è centrato sulle regioni settentrionali e orientali, mentre quello di svernamento corrisponde all’area mediterranea. Nel nostro Paese i contingenti svernanti si rivengono soprattutto a sud. Una modesta popolazione nidificante si trova nel Delta del Po. In Lombardia è svernante occasionale; le osservazioni note riguardano i principali fiumi, i laghi e le zone umide di pianura. Le popolazioni europee sono state stimate in un numero di coppie nidificanti tra 39.000 e 56.000. Questa specie non è considerata minacciata.
Foto di Gennaro Manna www.fotografiaenatura.net
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