"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 20 gennaio 2014

LA VOLPOCA, D’INVERNO IN LOMBARDIA


Appartiene all’ordine Anseriformes, famiglia Anatidae, uccelli acquatici conosciuti come anatre. E’inclusa in un gruppo denominato “tadornini”, (solo tre specie presenti in Europa); si tratta di specie di medie dimensioni, assimilabili alle anatre di superficie. Il suo nome scientifico è Tadorna tadorna. Di grandi dimensioni (58-67 cm), a distanza somiglia ad una piccola oca, con il becco rosso molto evidente, le zampe anch’esse di colore rosso e il piumaggio bianco striato di nero; si riconosce facilmente per la testa ed il collo di colore nero-verde in netto contrasto con il corpo e per una fascia color ruggine intorno alle parti anteriori. I sessi sono simili, ma il maschio ha una vistosa escrescenza carnosa alla base del becco, mentre la femmina presenta una stria bianca intorno ad esso. Ha un volo a battito lento come le oche. E’ una specie gregaria, ad eccezione del periodo riproduttivo. 



Frequenta ambienti costieri di acque salmastre e salate o zone umide molto produttive; predilige ambienti fangosi e sabbiosi sottoposti a marea. Occasionalmente nidifica anche nell’entroterra. In acqua rimane in superficie immergendo la testa come alcune anatre, con il corpo molto emerso e più alto nella parte posteriore. Si nutre di invertebrati, che ricerca pescando con la testa nell’acqua bassa o nel fango umido. E’ meno acquatica di altre specie di anatre; corre velocemente e sa arrampicarsi. Costruisce il nido a terra, sfruttando tane di conigli, imbottite di piume. 



L’areale europeo di nidificazione è centrato sulle regioni settentrionali e orientali, mentre quello di svernamento corrisponde all’area mediterranea. Nel nostro Paese i contingenti svernanti si rivengono soprattutto a sud. Una modesta popolazione nidificante si trova nel Delta del Po. In Lombardia è svernante occasionale; le osservazioni note riguardano i principali fiumi, i laghi e le zone umide di pianura. Le popolazioni europee sono state stimate in un numero di coppie nidificanti tra 39.000 e 56.000. Questa specie non è considerata minacciata. 



Foto di Gennaro Manna www.fotografiaenatura.net

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