"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 10 settembre 2012

IL CONSORZIO DELL'ADDA



Il fiume Adda scorre esclusivamente in Lombardia per 313 km formando numerosi laghi e valli. Nasce ai piedi del Pizzo del Ferro (indicativamente tra Bormio e Livigno) a 2.102 m di altitudine. Dopo aver “scavato” la Valtellina si getta nel Lario (Lago di Como) nella zona chiamata del “Pian di Spagna”.




La gestione delle acque dell’Adda spetta al “Consorzio dell’Adda” (www.addaconsorzio.it) con sede a Milano in Corso Garibaldi, 70. Il Consorzio, per statuto “provvede alla costruzione, alla manutenzione e all’esercizio dell’Opera Regolatrice del Lago di Como, nonché a disciplinare l’esercizio delle utilizzazioni dell’acqua disponibile nell’interesse generale”.





Per “Opera Regolatrice del Lago di Como” si intende la diga di Olginate, posta tra i laghi di Garlate (dove ha sede il Canoa Kajak 90) e di Olginate, operativa dal 1946, permette di controllare l’altezza del Lago di Como e la portata dell’Adda in uscita dal lago stesso. Il Consorzio opera in modo di soddisfare le varie esigenze degli utenti delle acque dell’Adda.






La regolazione dell’Adda alla diga di Olginate viene fatta tenendo conto di alcune esigenze fondamentali che possono però variare nell’arco dell’anno come ad esempio: la richiesta di acque per irrigazione, il livello massimo dell’acqua a Como, il fabbisogno per il raffreddamento delle centrali termo-elettriche a sud di Cassano D’Adda. A tale scopo vengono elaborate le informazioni provenienti da vari punti posti sul lago come ad esempio le rilevazioni effettuate con Idrometri e Pluviometri .




Il Consorzio dell’Adda è una associazione di Enti e di privati che prelevano dal fiume una portata d’acqua di almeno 0,5 mc/s. La sua esistenza è però in fase di ripensamento insieme agli altri consorzi di gestione delle acque. Nell’ultima manovra finanziaria si prevede di gestire tutta la materia delle acque tramite il “Consorzio Nazionale per i grandi laghi prealpini”. Staremo a vedere come va a finire…







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Testo del Luis (Inuit del Lario)
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