"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

mercoledì 23 dicembre 2009

LA PAGAIATA ALL’INDIETRO


E’ generalmente il colpo più trascurato della tecnica del kayak, eppure riveste un’importanza fondamentale per la buona conduzione dello scafo in acqua. La pagaiata all’indietro viene spesso considerata il negativo del colpo in avanti: essa ha invece una sua precisa identità, e presenta pochissimi somiglianze con la propulsione in avanti. Per descriverla utilizzeremo anche in questo caso la suddivisione del colpo in quattro fasi.


PREPARAZIONE
Partendo dalla posizione base, il busto arretra leggermente effettuando una torsione completa verso il lato di lavoro per caricare l’energia da utilizzare nella fase di potenza. Accompagnando la rotazione, il braccio di lavoro si distende leggermente. Lo sguardo segue il movimento di torsione cercando l’obiettivo da raggiungere.



PRESA
Come per la pagaiata in avanti, anche il colpo indietro richiede una presa solida per una fase di potenza più efficace. Per cercare il punto di forza, il dorso della pala va immerso perpendicolarmente al piano dell’acqua; se viene introdotto in posizione orizzontale, infatti, non può sfruttare interamente la propria superficie, riduce la propulsione e crea un appoggio che in questo caso non è necessario.



POTENZA
Una volta caricata la molla del busto e trovato il punto di presa in acqua, si applica potenza per far arretrare il kayak. Ciò avviene attraverso la rotazione e lo spostamento del busto in avanti: la forza acquisita dalla pala in acqua viene scaricata sullo scafo grazie alla spinta del bacino sul poggiaschiena. In questa fase le braccia accompagnano semplicemente il lavoro del busto, senza esercitare alcuna trazione o spinta.




ESTRAZIONE
La pagaiata indietro sfrutta interamente lo spazio di lavoro compreso tra la poppa e la prua del kayak. Il movimento di estrazione è molto semplice: basta sollevare il braccio di lavoro una volta che si raggiunge l’altezza dei piedi. Per effettuare il colpo successivo, il busto compie nuovamente una torsione verso il lato di lavoro e si ricomincia la progressione.



ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA PAGAIATA ALL’INDIETRO:
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SGUARDO
Anche per la pagaiata all’indietro vale la regola dello sguardo: deve essere fisso sulla direzione in cui vogliamo andare. Nella fase di apprendimento, a ogni colpo è consigliabile ruotare la testa verso il lato di lavoro, in modo da favorire la torsione del busto. Una volta interiorizzato il movimento, le possibilità saranno molteplici: guardare solo da un lato per ridurre i movimenti della testa, fissare la prua del kayak utilizzandola come mirino, oppure guardare avanti e indietro a seconda delle comodità.




VERTICALITA’
La pagaiata all’indietro è prevalentemente un colpo di controllo, quindi non necessità di velocità. Mentre nella propulsione in avanti il tubo della pagaia va tenuto verticale, in questo caso è consigliabile mantenerlo piuttosto orizzontale rispetto al piano dell’acqua, per garantire maggior controllo è più stabilità, soprattutto in presenza di onde.

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