"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 17 dicembre 2009

LA CANNAIOLA, LA PICCOLA CANTERINA DEL CANNETO



Il suo canto allieta le nostre pagaiate durante la bella stagione. Appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Sylviidae, uccelli di piccole dimensioni, ma instancabili cantori, dal becco sottile e dalla silhouette delicata. Il suo nome scientifico è Acrocephalus scirpaceus. E’ un piccolo passeriforme della lunghezza di circa 13 cm e del peso di 12 grammi, dal piumaggio insignificante color grigio brunastro sulle parti inferiori, con il sopraccoda più rossiccio; le parti inferiori sono chiare, tendenti al marroncino sul ventre e al bianco sulla gola. Il sopracciglio è appena disegnato e poco visibile. E’ tipica la sua silhouette slanciata, soprattutto per il profilo della testa e per il becco molto sottile. Un elemento diagnostico è il canto, più monotono e uniforme rispetto a quello della Cannaiola verdognola. E’ abbastanza confidente, ma difficilmente si espone fuori dalla fitta vegetazione palustre.



Tipica abitatrice della zone umide paludose, in particolare quelle a canneto con acque poco profonde, ma si insedia anche nelle zone marginali, dove inizia la terraferma, con vegetazione anche ad arbusti e a salici. I maschi giungono nei quartieri di nidificazione almeno una settimana prima delle femmine e qui conquistano il territorio attraverso l’emissione prolungata di canti, specialmente prima dell’alba. La sua alimentazione si basa soprattutto su piccoli antropodi acquatici.



In Italia è ovunque estiva e nidificante, anche se è più scarsa nelle regioni meridionali. In Lombardia è distribuita in modo discontinuo negli ambienti acquatici di pianura. Popolazioni consistenti sono localizzate nei canneti del Lago Superiore di Mantova (80-100 coppie), della palude di Ostiglia (20-30), del Pian di Spagna (15-25). La Cannaiola è così simile alla Cannaiola verdognola che per distinguerle a distanza ravvicinata occorre esaminare la forma delle penne delle ali.

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