Un’altra definizione circa l’estensione delle terre artiche, si deve allo scienziato russo Koppen, il quale prende come riferimento l’isoterma del mese di luglio, cioè il mese più caldo dell’anno e assume come indicativa la temperatura di +10°C. La linea che si ottiene collegando tutti i punti aventi tale temperatura racchiude il territorio da considerarsi artico. Fra l’altro, questa linea coincide quasi perfettamente anche con il limite di vegetazione degli alberi che è stato proposto quale confine tra le regioni artiche e quelle subartiche. Anche in questo caso, la linea di demarcazione deve essere considerata con cautela; vi sono molte zone senza alberi in Islanda, nelle isole Aleutine e nella parte più settentrionale della Scozia, terre che non possono essere definite polari poiché l’isoterma di +10°C passa ben a settentrione di esse.
Molti fattori oltre alla temperatura influiscono sulla limitazione o sull’assenza totale di alberi: l’inclinazione dei terreni, l’esposizione ai venti settentrionali, la durata della coltre di neve e l’umidità del terreno. Recentemente e quasi contemporaneamente, scienziati americani e russi hanno messo in luce un fattore biologico che nel passato è stato trascurato: gli alberi al limite della tundra producono pochi semi (la fruttificazione avviene ogni dieci anni), i semi sono inoltre di cattiva qualità, sono impediti a vegetare sia dallo strato di muschio, sia dalla depredazione degli uccelli granivori. Viceversa, il limite di vegetabilità degli alberi può avanzare anche di 100-200 chilometri quando condizioni di microclima, vallette riparate dai venti, presenza di fiumi (le cosiddette “foreste a galleria”) e di grandi masse d’acqua, addolciscono localmente la temperatura.
Inoltre, la linea di demarcazione fra la tundra e la taiga (che è la fascia settentrionale alberata), è un buon confine biologico; esso è rispettato dagli animali, la quasi totalità dei quali vive solo al di là o al di qua di questo limite. Gli animali dell’Artico vivono nella tundra e raramente entrano nella foresta; gli animali del Subartico sono tipiche creature della foresta e qui vivono tutto l’anno: solamente un’esigua parte di esse emigra in primavera nella tundra, per ritornare in autunno nella foresta.
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