La navigazione in kayak da mare avviene principalmente sotto costa. E’ una navigazione a vista detta anche pilotaggio, che può richiedere l’uso della carta nautica e della bussola. Si possono anche affrontare tratti di mare aperto, ma per questo il kayaker dovrà avere un bagaglio di esperienza e di allenamento tale da poter vivere questi momenti in totale sicurezza.
Riconoscere i propri limiti e quelli del proprio kayak è un ottimo punto di partenza. Sarà opportuno quanto prima imparare a individuare la propria velocità ideale di crociera, sapere per quanto tempo riusciremo a mantenerla, riconoscere un cambio repentino delle condizioni meteorologiche e della direzione della corrente e anche sapersi collocare sulla mappa della nostra escursione.
La velocità del kayak è determinata chiaramente dalle capacità e dall’allenamento del kayaker, del tipo di kayak e dall’eventuale stivaggio di materiale, dall’intensità del vento, dalle correnti marine, dallo stato del mare.
Genericamente si dice che la velocità con cui si può spostare un kayak va dai 2 ai 5 nodi (dai 3 km/h ai 9 km/h circa) e, sulle lunghe distanze, in condizioni di navigazione ottimali, la velocità di crociera che si può mantenere è di 3 o 4 nodi (5 o 7 km/h circa) per kayaker ben allenati. Un moderno GPS è utilissimo per tenere monitorata la velocità media di navigazione, in modo da calcolare il tempo che ci rimane per arrivare a destinazione e magari prima che faccia buio.
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