A differenza della banchisa (ghiaccio di acqua marina salata), gli iceberg sono formati da acqua dolce in quando derivano dai ghiacciai, anch’essi formati da acqua dolce precipitata sotto forma di neve. Galleggiano perché sono più leggeri dell’acqua di mare. I più alti si innalzano a 70 metri sopra il livello del mare, ma solo una piccola parte di essi è visibile: la parte sommersa rappresenta all’incirca i sette ottavi di queste imponenti cattedrali di ghiaccio dai colori cangianti, che spaziano nell’intera gamma dei blu, dall’azzurro-verde acqua traslucido al grigio-blu quasi metallico.
Il 90% dei grandi iceberg che vanno alla deriva nell’Atlantico del nord proviene dalla costa occidentale della Groenlandia, fra cui il fiabesco ghiacciaio Sermeq Kujalleq, situato in fondo ad un fiordo, vicino alla città di Ilulissat. Gli altri 10% nascono in alcune isole dell’Artico, ad est del Canada.
Prima di sciogliersi gli iceberg viaggiano alla velocità media di 0,7 km/h, a seconda della loro dimensione e della forza delle correnti e dei venti e talvolta terminano la loro corsa a qualche migliaia di km di distanza da dove sono partiti.
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