"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 8 febbraio 2010

LA STROLAGA MEZZANA, LA TUFFATRICE IN ABITO DIMESSO



Appartiene all’ordine Gaviifromes, famiglia Gaviidae, eleganti uccelli tuffatori che quando nuotano tengono il corpo del tutto immerso in acqua. Il suo nome scientifico è Gavia arctica. In livrea nuziale ha le parti superiori della testa e le guance grigie, le parti superiori del corpo nere con macchie bianche quadrangolari distribuite in due serie ai lati del dorso, le parti inferiori del colo nere, i lati del collo a righe bianconere. In Italia non è quasi mai visibile in questo abito, anzi sulle parti superiori appare uniformemente bruna. Per distinguerla dalla Strolaga minore, è quindi necessario prestare molta attenzione al becco, per nulla rivolto verso l’alto, e alla testa, che ha un aspetto più contrastato. Le dimensioni non sono granché diverse, essendo la lunghezza totale compresa tra 58 e 63 cm. L’ala in volo è più corta e rotonda.




L’habitat riproduttivo è costituito da ampi e profondi laghi o da grandi stagni nelle foreste boreali di conifere. Nidifica in acque poco profonde, o sulla riva entro un metro dall’acqua, spesso su piccoli isolotti. Il nido è un cumulo di muschio o erba. Si ciba essenzialmente di pesci. Durante la migrazione e lo svernamento frequenta principalmente le acque marine e in parte le acque interne, in misura superiore alla altre specie del gruppo.



Migratrice di breve e media distanza, raggiunge l’Europa occidentale e mediterranea. In Lombardia in inverno è più comune rispetto alla Strolaga minore. Sverna sui laghi prealpini e sui laghi mantovani. Difficilmente occupa laghi più piccoli di 250 ha; il territorio di una coppia è molto grande, mai sotto i 50 ha.

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