"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 20 luglio 2009

LA PAGAIATA IN AVANTI - SECONDA FASE: LA PRESA



In questa fase il kayaker fa entrare la pala in acqua posizionandola con la giusta angolazione (con la pagaia groenlandese l’entrata in acqua avviene con la parte alta della pala inclinata all’incirca di 40° in avanti verso la prua). Una presa solida della pagaia crea un punto di forza fisso, che permette al kayak di spostarsi in avanti sfruttando l’attrito della pala con l’acqua. Solo una buona presa permette che sia il kayak spostarsi verso la pagaia e non viceversa.

Dalla posizione di preparazione, il braccio destro si sposta verso il basso per andare a cercare l’acqua con la pala, mentre il sinistro accompagna il movimento. La velocità e l’angolo di entrata della pala in acqua cambiano in relazione alla forma della pala stessa e alla durezza dell’acqua che a sua volta è determinata dalla velocità relativa dello scafo e dall’eventuale presenza di una corrente o di un moto ondoso.

L’abilità del kayaker consiste nel modificare i parametri a seconda delle situazioni: in linea di principio, più l’acqua è dura, più tempo sarà necessario per ottenere una presa efficace. Per capire se la presa è corretta, è sufficiente osservare la pala: entrando in acqua non deve sollevare spruzzi. Il movimento va effettuato senza applicare forza, per questo è indispensabile essere decontratti. Prima di passare alla fase successiva (la potenza) è fondamentale che tutta la superficie della pala sia immersa in acqua.


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