Appartiene all’ordine Gaviiformes, che comprende la sola famiglia Gaviidae ed il solo genere Gavia, eleganti uccelli tuffatori di dimensioni paragonabili a quelle delle oche. Il suo nome scientifico è Gavia stellata. In livrea nuziale ha la testa e i lati del collo grigi, il dorso grigio-bruno e la parte inferiore del collo rosso scuro. In Italia, però, si può vedere solo nell’abito invernale, molto simile a quello delle altre strolaghe. In questa stagione si riconosce per il becco sottile leggermente rivolto verso l’alto e per il dorso leggermente macchiato. Più grande di un’anatra o di uno svasso, ha una lunghezza totale compresa tra 53 e 69 cm. Non è possibile distinguerla per le dimensioni dalla Strolaga mezzana, che in Italia ha una distribuzione simile.
Nidifica in acque poco profonde o sulla riva vicinissima all’acqua. Il nido è cumulo di muschio o vegetazione acquatica. Qualche volta è nascosto tra la vegetazione emergente, ma spesso è completamente esposto. Si ciba soprattutto di pesci. Scarsamente gregaria in migrazione e in inverno, solo raramente forma assembramenti numerosi.
Nidifica alla alte latitudini dell’Eurasia e dell’America. In Europa si riproduce solo in Russia, Fennoscandia, Islanda, Isole Britanniche, Isole Svalbard e Isole Faer Oer. Migratrice di breve e media distanza, sverna nell’Europa occidentale e mediterranea. In Lombardia è regolare durante i passi, soprattutto quello autunnale, e svernante irregolare, sia sui laghi prealpini (in particolare il Garda) sia, occasionalmente, nei piccoli bacini della pianura. In Lombardia è protetta. Il lento declino pare dovuto all’acidificazione dei laghi, che diminuisce l’abbondanza di pesci, e all’aumento nella acque interne dei composti organici del mercurio, sostanze dapprima assorbite dai pesci e poi trasferite lungo la piramide alimentare nei tessuti dei predatori.
Nessun commento:
Posta un commento