"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 29 aprile 2010

MALGRATE, UNA PICCOLA PERLA DEL LARIO



Patrono dei barcaioli, San Nicolò con la sua statua dorata sembra vegliare dalle acque lacustri sull’ovattata serenità del paesaggio lariano. Siamo a Lecco, in uno dei punti più suggestivi del lago, poco oltre la punta, in località Malpensata, lungo una delle passeggiate più frequentate dai turisti. Di fronte lo stupendo paese di Malgrate con la fascia di morene terrazzate alle falde del Monte Barro e l’aspro promontorio della Rocca, ai piedi dei monti di Valmadrera. La zona è una vera perla del lago che rammenta molto la punta di Bellagio. Centro turistico fra i più conosciuti, il borgo di Malgrate si presenta con gustosi scorci di logge, portali, archi, viuzze e scalette che si intersecano.



Nella parte alta del cordone morenico si staglia la parrocchiale di San Leonardo, alla quale si arriva dopo essere transitati accanto alla cappella barocca della Crocetta. La chiesa ha un bellissimo e caratteristico campanile e una facciata palladiana del Bovara; all’interno si possono ammirare intagli del Seicento nel battistero e quadri del Cherubino Cornienti. Nomi illustri hanno soggiornato e si sono ispirati all’ovattata atmosfera di questa piccola perla del Lario. Nel settecentesco palazzo che fu del canonico Giuseppe Augudio, che vi radunava l’Accademia milanese dei Trasformati, di cui facevano parte Imbonati, Giusti e Verri, trovò soggiorno il Parini che lì scrisse una buona parte del “Mattino”. Una passeggiata è d’obbligo sul lungolago sotto i cipressi secolari e sulla nuova piazza “sospesa” sul lago, con vista sulla Grigna e sul Resegone.



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