"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

martedì 19 febbraio 2008

PRESTORIA E STORIA DEGLI INUIT


Durante una fase glaciale, circa 8/10.000 anni fa, gruppi di cacciatori-raccoglitori originari della Siberia, attraversarono con le loro famiglie lo Stretto di Bering inseguendo i mammiferi di grandi dimensioni che si spostavano sul territorio alla ricerca di cibo. Questi gruppi diedero origine alla cultura di Denbigh (Stretto di Bering, Alaska) e sono gli antenati dell’ultima ondata di popolamento preistorico delle Americhe che circa 5/6 millenni fa, colonizzò le coste artiche dell’Alaska e, intorno al 2300 a.c., si insediò gradualmente sulle isole e le coste dell’Artico Canadese, arrivando fino in Groenlandia orientale. Intorno al XVI secolo, gli Inuit della Cultura di Thule entrarono in contatto con l’uomo bianco, i Qallunnaat o “uomini dalle sopracciglia cespugliose” provenienti dall’Europa, diventando gradualmente dipendenti della risorse che i nuovi arrivati portavano per effettuare scambi commerciali e divenendo stanziali a partire dalla seconda metà del XX secolo. Alcuni interessanti scrimshaw ( è una tecnica che viene spesso usata per decorare i manici dei coltelli ed è realizzabile su materiali quali osso, avorio, corna o denti di animali) del XVIII secolo, documentano la storia delle esplorazioni artiche, vista attraverso i marinai delle baleniere del New England. Durante le lunghe navigazioni, questi uomini come passatempo incidevano sui denti di mammiferi marini raffigurazioni della vita dei marinai di allora, la caccia alle balene, le loro navi ed i loro comandanti: personaggi e vicende storiche e famigliari.

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