"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 18 luglio 2011

L’EQUILIBRIO IN KAYAK



L’equilibrio è un concetto fondamentale dell’andare in kayak: bisogna mantenere il proprio baricentro all’interno della base di appoggio e quando lo scafo oscilla, il busto deve rimanere eretto e non sporgere troppo dal kayak, rischio il ribaltamento. Mantenerlo è una tensione costante e non serve soltanto in mezzo alle onde ma anche nell’esecuzione del più banale colpo di pagaia è sempre necessario averlo sotto controllo.




Tutti abbiamo il senso generico dell’equilibrio, ma esistono dei veri e propri equilibri specifici. I propriocettori sono particolari recettori interni, deputati a inviare informazioni al sistema nervoso in merito ai movimenti che l’organismo sta compiendo. Pertanto sarà importantissimo nel pratica del kayak, riuscire ad “allenare” sempre più la nostra propriocettività, riuscire a sentire le informazioni che ci provengono dall’interno.




Anche in acque completamente ferme avremo bisogno di migliorare l’equilibrio. Il lavoro del corpo e delle braccia dovrebbe essere completamente indipendente dal kayak, ma soprattutto le prime volte, vi ritroverete a spostare tutto il peso sulla pagaia da una parte e dall’altra. Cercate sempre di sentire il movimento piuttosto che eseguirlo con la forza. Proviamo spesso a far oscillare il kayak, ad eseguire gli appoggi (basso e alto) e molti altri esercizi di equilibrio.





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