"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 4 luglio 2011

CANOA O KAYAK?



Il kayak, ideato e costruito dagli Inuit con pelli e tendini di animali e legname trovato alla deriva sulla spiaggia, viene impiegato ancora oggi per la navigazione e la caccia nei mari artici; lo scafo presenta una sagoma caratteristica ed inconfondibile per effetto delle parti estreme assottigliate e rivolte verso l’alto; la sua lunghezza si aggira intorno ai 5 metri e ben oltre, mentre la larghezza misurata sui fianchi varia intorno a 50 cm. I moderni kayak rispettando la sagoma originale, vengono realizzati con diverse fibre o miscela tra esse; hanno due o più gavoni stagni, cioè scompartimenti (gavoni) al di sotto della coperta (ponte anteriore e posteriore) con accesso dall’esterno, muniti di tappo a chiusura ermetica, utili otre che per dare volumi stagni ai fini della inaffondabilità del natante, soprattutto per riporre indumenti ed altro materiale necessario per la navigazione ed il campeggio. Sono dotati di deriva e anche di pompa di sentina per lo svuotamento dell’acqua. La pagaia per muovere il kayak ha due pale.




La canoa ha origine tra gli Indiani del Nord America ed in Oceania per il trasporto di persone e merci. Pur differenziata in diversi tipi (canadese, indiana, polinesiana, etc…) , è conosciuta più comunemente come Canadese, e si caratterizza per effetto del ponte completamente scoperto e per le estremità leggermente rivolte verso l’altro. Si adopera una pagaia con una sola pala stando inginocchiati o seduti.




In punto di fatto con “canoa” si generalizza e si accomuna qualsiasi natante a pagaia della stessa “famiglia”, mentre l’evoluzione tecnica e storica classifica e riconosce ufficialmente le seguenti categorie di canoe:
- Velocità (suddivisa in K= kayak e C= canadese)
- Fluviale discesa e slalom (suddivise in K= kayak e C= canadese)
- Polo
-Altre (tra cui il Kayak Da Mare – sia per attività turistico-amatoriali che competitive come il trofeo Ocean Racing)




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Testo liberamente tratto dal libro “A scuola di kayak” a cura di Arnaldo Bonazzi

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