"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

giovedì 27 gennaio 2011

LA PAGAIATA CIRCOLARE INDIETRO

E’ sostanzialmente il negativo della pagaiata circolare avanti: una volta compresa questa, sarà semplice eseguire il colpo indietro. Completata la torsione del busto verso la poppa del kayak con il braccio di lavoro teso e l’altro flesso al petto, è necessario trovare il punto di presa in posizione ore sei.



A differenza della pagaiata circolare in avanti, nella rotazione indietro l’azione della pala in acqua avviene tramite il dorso che, perpendicolare al piano dell’acqua, è rivolto verso l’esterno. Trovato il fulcro attorno al quale ruotare lo scafo, basterà spostare la poppa lontano dalla pala.




Anche in questo caso il movimento è prevalentemente a carico del busto e degli arti inferiori, che spingono nella direzione del movimento. La spinta sul puntapiedi avviene con il piede opposto al lato di lavoro.




Il colpo termina quando la prua del kayak arriva in prossimità della pagaia in zona ore dodici. Poiché la rotazione indietro è piuttosto brusca e tende a far perdere velocità al kayak, generalmente questo tipo di pagaiata viene utilizzata per cambi di direzione repentini in spazi ristretti o per invertire la rotta. Combinando pagaiata circolare avanti ed indietro si riesce a invertire la rotta di 360° molto velocemente e in spazi brevi.
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