"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 13 agosto 2012

LUNGOLAGO DI LECCO: LARGO ANTONIO STOPPANI



Sul finire del lungolago di Lecco e in corrispondenza della foce del torrente Gerenzone è collocato il monumento architettonico-scultoreo dedicato all’Abate Antonio Stoppani. Il monumento del 1934 è opera dell’architetto Giacomo Fiocchi mentre la statua in bronzo, realizzata nel 1927, è di Michele Vedani ed era in precedenza collocata nei giardini del lungolago.




L’abate Stoppani, nato a Lecco in piazza XX Settembre, nel 1824 è una figura della cultura italiana molto poliedrica. Si è dedicato cioè a molti interessi ed è riuscito a dare un contributo significativo in molti campi quali le Scienze Naturali, la Paleontologia, l’alpinismo, professore universitario, patriota, scrittore infaticabile. Divenne all’epoca una delle personalità più note nel panorama culturale di fine ottocento. Partecipò in gioventù alle 5 Giornate di Milano distribuendo i volantini nelle campagne per invitare i contadini alla rivolta.




Nel 1867 divenne professore di Geologia al Politecnico di Milano e iniziò a pubblicare diverse opere su argomenti scientifici e naturalistici e tra questi alcuni scritti sulla Geologia della Brianza e i massi erratici del monte Barro. Diviene Presidente del Club Alpino Italiano (CAI) nel 1874.





La sua opera più famosa rimane il trattato divulgativo “Il Bel Paese: Conversazioni sulle bellezze naturali la geologia e la geografia fisica d'Italia”; testo dove l’abate si immagina nel ruolo di uno zio che davanti al caminetto racconta al nipotino la bellezza della natura e del territorio italiano. Il volume ebbe un tale successo all’epoca da essere ristampato per decenni. Nel 1906 la Galbani utilizza tale nome e il volto di Stoppani per connotare il suo nuovo formaggio “Bel Paese Galbani” che doveva fare concorrenza ai prodotti francesi.





Ad Antonio Stoppani sono intitolate in tutta l’Italia vie e piazze, scuole, sentieri di montagna (e il rifugio Stoppani ai piedi del Resegone), il comune di Lecco non ha però ancora trovato i soldi per ristrutturare il monumento e far ripartire almeno d’estate le due fontane ai suoi lati. E poi… dimenticavo… fu anche ordinato sacerdote dell’ordine dei Rosminiani nel 1948.



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Testo del Luis (Inuit del Lario).
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