"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 18 ottobre 2010

IL LAGO CON LA PICCOLA ISOLA

Il lago “brianteo” di Pusiano, alimentato dal fiume Lambro, che si confonde con il lago giungendo da Erba per poi uscirne più a valle superato il canneto di Merone, dona al visitatore uno spettacolo naturale davvero romantico e incantevole. Non ci sono due giorni uguali: il lago è capace di cambiare colori e luci a seconda dell’ora, dei bagliori atmosferici, della stagione e dal luogo da cui lo si osserva.


Lo si può ammirare dall’alto, dalle pendici del monte Cornizzolo (1240 m slm) che incombe imponente alle spalle dell’abitato di Pusiano oppure direttamente dalle sponde, incastonato in una bella cornice di monti – dalle colline del Campanone e della Brianza al monte Barro (922 m slm), dalle falde del Resegone (1875 m slm) ai monti del Triangolo Lariano – e punteggiato sulle rive dai tetti e i campanili dei deliziosi paesi adagiati sulle sponde: Bosisio Parini, Cesana Brianza, Erba, Eupilio, Pusiano, Merone e Rogeno. Per una prima visita, il porticciolo di Pusiano – peasino abitato per secoli esclusivamente da pescatori e ancor oggi celebre per il suo pesce persico con il quale si prepara l’apprezzato risotto – è l’ideale. Dal lungolago si gode una vista privilegiata sulla bella isola dei Cipressi, vera e propria gemma del laghetto, distante poche decine di metri dalla riva.


La storia di questa singolare isoletta ovale, dove la natura esplode selvaggia e rigogliosa, risale addirittura a 10 mila anni fa, come testimoniato dal ritrovamento dei resti di un villaggio su palafitte. Più recentemente divenne la meta preferita per gli svaghi amorosi del principe Beauharnais che qui si rifugiava con le sue conquiste aristocratiche e popolane. Dopo un periodo di incuria oggi l’isola, che essendo proprietà privata non è visitabile, è tornata agli antichi splendori grazie al restauro degli edifici e del canale dell’antica pescheria, avvolti dalla folta vegetazione. Sono stati ripiantati i caratteristici cipressi dai quali aveva preso il nome fin dalla metà del ‘700.


Ma l’itinerario alla scoperta del lago di Pusiano riserva sorprese anche dal punto di vista strettamente ambientale grazie alla ricchezza naturalistica dell’habitat che non a caso è tutelato dal Parco naturale della valle del Lambro. A partire dalle specie vegetali che popolano lo specchio d’acqua e che, soprattutto nel periodo estivo, ne animano la superficie: il miriofillo, il nannufero, la castagna d’acqua e soprattutto le ninfee con le loro spettacolari fioriture bianche. Il lago, soprattutto dove dominano i canneti, rappresenta inoltre un luogo di sosta e di nidificazione ideale per l’avifauna tipica delle zone umide.

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