"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 14 marzo 2011

I COREGONI: LA BONDELLA E IL LAVARELLO

Lavarello

Specie originarie dell’area centronord europea, sono state introdotte nel nostro territorio in diverse epoche. Nel Lario sono presenti due specie, entrambe provenienti da laghi svizzeri: il Lavarello, introdotto nel 1885, proveniente dal lago di Costanza e la Bondella, introdotta nel 1970, proveniente dal lago di Neuchatel. Le due specie sono morfologicamente molto simili: il Lavarello è un po’ più slanciato e cresce più rapidamente, raggiungendo la misura minima (30 cm) al secondo anno di vita, mentre la Bondella è più tozza e cresce più lentamente, raggiungendo la misura minima al terzo anno. Ci sono notevoli differenze durante la riproduzione: il Lavarello si riproduce sulle rive ghiaiose in dicembre, mentre la Bondella sui fondali dai 40 ai 100 metri di profondità, con un ritardo di circa 15 giorni. In entrambi la schiusa delle uova necessita di tempi piuttosto lunghi, circa 40 giorni. I coregoni si nutrono quasi esclusivamente di zooplancton, sono gregari, prediligono acque pelagiche, pulite e ben ossigenate con temperature non superiori ai 17 gradi. Come per le altre specie zooplanctofaghe del Lario, Alborella e Agone, anche i coregoni risentono negativamente del calo di produttività delle acque del lago dovuto alla depurazione dei reflui urbani. I coregoni sono dei salmonidi come Trota e Salmerino e sono molto ricercati per la squisitezza delle loro carni, rivestono di conseguenza una notevole importanza per la pesca professionale rappresentando circa il 70% del pescato. Le due specie di coregone presenti nel Lario sono scarsamente distinguibili fra loro. Non vi sono invece sul nostro territorio altre specie con le quali il coregone può essere confuso. Il coregone è presente nel Lario ed in misura ridotta nei laghi di Garlate ed Olginate e nel fiume Adda.



Bondella

COME RICONOSCERLI:
Corpo affusolato poco compresso lateralmente.
Colorazione verde blu sul dorso, bianca su fianchi e ventre.
Testa piuttosto piccola, cuneiforme, con bocca in posizione mediale.
Occhio argenteo con pupilla ad angolo rivolto verso le narici, da cui deriva il nome (in greco core = pupilla, gonia = angolo).
Anteriormente alla pinna caudale presenta una piccola pinna adiposa (tipica dei salmonidi).
Odore particolare che ricorda quello del cetriolo.
Scaglie tondeggianti ben visibili.
Durante la riproduzione sui fianchi dei maschi compaiono tubercoli nuziali.
Può raggiungere i 70 centimetri ed i 6 chili di peso.
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Tratto dal sito della FIPSAS di Lecco.

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