"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 23 luglio 2012

I POPOLI DEI GHIACCI DEL GRANDE NORD (18)



Il quarto attributo tipico dell’Inuit era l’estrema pazienza, che lo caratterizzava in ogni relazione sociale o situazione, dote che gli permetteva di apparire sereno e impassibile anche nelle condizioni più critiche; questa sua capacità di dominare le più intime emozioni gli consentiva di comportarsi sempre in maniera corretta e determinata.





L’Inuit non è mai stato solito dare comandi diretti a compagni e a terzi; ancora oggi, anziché impartire un secco ordine: “Chiudi la porta!”, preferisce dire: “Qualcuno non sente che entra troppa aria fredda dalla porta?” e invece di “Imbarchiamoci!” utilizza la perifrasi “Non sarebbe conveniente iniziare a pagaiare ora?”.




Un celebre etnologo ha scritto che se è destino che la civiltà occidentale debba far scomparire la cultura Inuit dalla faccia della terra, che almeno ” l’uomo bianco” cerchi di imparare da loro, prima di distruggerli, un poco di quell’infinita amabilità che trasmettono in ogni rapporto con gli altri.




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