"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 9 gennaio 2012

LO SMERGO MINORE, CAMPIONE DI ELEGANZA



Appartiene all’ordine Anseriformes, famiglia Anatidae, variopinti uccelli acquatici comprendenti anatre, oche e cigni. Il suo nome scientifico è Mergus serrator. Anatide dal profilo slanciato, il maschio ha una livrea particolarmente vistosa. Ha testa nera con riflessi verdi, ornata da un vistoso ciuffo sulla nuca. Collare bianco. Petto castano con macchie più scure seguito da un’area nera a macchie bianche. Dorso nero al centro, bianco ai lati. Fianchi e cosa grigi. Ventre bianco. Iride rossa. La femmina ha capo bruno con cresta meno evidente e con gola e area tra becco e occhio biancastra. Collo bruno. Corpo grigiastro, più scuro sul dorso, con specchio alare bianco non sempre visibile. Ventre bianco. Iride castana. Becco lungo e sottile, rosso. Piedi rossi. In volo le remiganti secondarie bianche contrastano con resto dell’ala, scuro. Lunghezza di 52-58 cm.




Nidifica principalmente su isole o scogli costieri o in insenature o estuari riparati. Il nido viene posto al suolo, spesso nascosto dalla vegetazione o al riparo di rocce o radici. Si alimenta di piccoli pesci ma integra la dieta con invertebrati acquatici. Cattura le prede in superficie o immergendosi, solitamente, a non più di 3,5 metri. Lo Smergo minore è piuttosto gregario, vivendo quasi sempre in piccoli gruppi che, all’epoca della migrazione autunnale, possono arrivare a contare centinaia di individui.




Nidifica sulle coste artiche e dell’Atlantico settentrionale. Migratore, sverna sulle coste atlantiche, del Mediterraneo, del Mar Caspio e Mar Nero. Sverna anche nelle acque interne. In Lombardia è migratore e svernante. Si rinviene sui laghi e sui fiumi principali, più spesso nei settori orientali della regione. La popolazione svernante nel Mediterraneo è valutata in 50.000 individui. In Lombardia svernano pochi individui, probabilmente un centinaio.



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