"Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire..."
(Tiromancino)

lunedì 30 maggio 2011

IL PARASPRUZZI



L’utilizzo del paraspruzzi permette al kayaker di diventare un tutt’uno con il kayak, e soprattutto, di non far entrare acqua all’interno del pozzetto. Ai principianti, soprattutto per le prime volte, però può dare un senso di claustrofobia e si può evitare di indossarlo. E’ comunque un’attrezzatura importante: quando avrete superato le eventuali prime titubanze, vi farà sentire “ più sul kayak”… e finirete con l’indossarlo sempre.




Deve essere dotato di una maniglia di sgancio adeguata che possa essere facilmente azionabile sia in assetto normale che capovolti. Sul suo perimetro esterno c’è un elastico che permette di fissare il paraspruzzi al pozzetto del kayak. Questa operazione può sembrare laboriosa le prime volte: fissate prima la parte posteriore, poi la parte all’altezza dei fianchi, tenete premuto l’elastico con i gomiti e con le mani tirate la parte anteriore per chiudere ermeticamente il kayak. Ricordatevi di lasciare esternamente la maniglia di sgancio!




I paraspruzzi possono essere in nylon e in neoprene. Quelli in neoprene assicurano una migliore tenuta, sono caldi e il tubo, la parte stretta a contatto con il corpo, deve essere della giusta misura. Al contrario, in caso di caldo o nel caso in cui si preveda che più persone, anche di misure diverse, usino il medesimo paraspruzzi, è consigliabile utilizzarne uno in nylon. Va sempre indossato sotto la giacca d’acqua.




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