I suoi voli spettacolari ricchi di velocissime virate, accompagnano le nostre pagaiate al tramonto estivo. Appartiene all’ordine Apodiformes, famiglia Apodidae, uccelli coloniali conosciuti come rondoni. Il suo nome scientifico è Apus melba.
E’ il più grande dei nostri rondoni, con una lunghezza del corpo di circa 21 cm. e un peso di circa 100 g. circa. Gli adulti hanno le parti superiori brunastre mentre il mento, la gola e il ventre sono bianchi; non esistono differenze nel piumaggio tra il maschio e la femmina. I giovani sono simili agli adulti ma con i margini delle penne biancastri. Come gli altri rondoni, con sfreccianti acrobazie, si ciba di insetti volatori che cattura con la sua voluminosa bocca. L’attività di caccia si svolge su ampi territori e ha inizio quando l’illuminazione e il riscaldamento dei raggi solari inducono al volo le loro prede. Il Rondone maggiore si ciba anche di ragni che vengono catturati quando si lasciano trasportare in balia del vento.
Il suo ambiente è quello aereo, sia marino, lungo le coste, sia montano, perlopiù in prossimità dei luoghi di nidificazione, rappresentati da pareti a picco e da falesie; più raramente frequenta l’habitat urbano, dove nidifica su monumenti architettonici ed edifici. Verso sera gli individui della stessa colonia si riuniscono in volo per eseguire acrobatici e sonori caroselli. In Europa è distribuito soprattutto nel bacino del Mediterraneo; in Italia abita le Alpi, gli Appennini e le coste. In Lombardia nidifica soprattutto nelle zone prealpine e nelle valli alpine dove giunge ogni anno in marzo-aprile per ripartire in settembre-ottobre verso i quartieri di svernamento situati nell’Africa tropicale. E’ fedele al sito riproduttivo e pertanto il nido viene usato per diversi anni consecutivi.
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